THE IDEA

L'IDEA

the idea for the project "untitled" was born in september 2005, thinking about the dadaist collage. we played together for one year, looking for a synthesis among structured classical pieces for keyboard, and completely digital metropolitan music - drum'n'bass, minimal. but, since the beginning, noises, voices, field recordings - stolen by the environment or other music elaborated again through the digital editing - were timidly inserted in the weavings of our songs, as intuitions waiting for realization. then our search has been divided into two parts: from a side the absolute exclusion of sounds of synthesis from the creative process, from the other the pursuit of a new method of composition. now, the simile between dadaist collage and digital editing it's almost natural: in both cases it deals with cutting out, glue, elaborate fragments of existing material and despite this the result is an original work, it's not recycling, it's creation of new meanings through a procedure of radical transformation. therefore for us the final work has the same importance than the process to achieve it: the distinction is serious, above all if we thought, for example, that it's not possible to appreciate Schoenberg without knowing that what seems an unorganized whole of notes it's "contrappunto". we were interested in the operation. we have looked for our centre of the sound; the sound is a sphere and so we have decided to overlap many spheres, to crush, to deform them to reach one and only one remarkable and clear central point of the sound. that's our sound, what is remained, or what it's resulted from this transformation. so we have decided to make the jump leaving suddenly away the keyboard: don't even play a note, this has been the first rule. to fill a temporal space of thirty minutes has been the second one.


l'idea del progetto "senza titolo" è nata nel settembre 2005, pensando al collage dadaista. suonavamo insieme da quasi un anno ormai, cercando una sintesi tra pezzi per tastiera quasi classici, strutturati rigorosamente, e musiche metropolitane completamente digitali - drum'n'bass, minimal. ma fin dall'inizio si erano timidamente inseriti nelle tessiture delle nostre canzoni suoni, rumori, voci rubati dall'ambiente e dalla musica di altri, rielaborati attraverso l'editing digitale, come intuizioni in attesa di trovare realizzazione compiuta. la nostra ricerca si è divisa allora in due parti: da un lato l'esclusione assoluta dal processo creativo di suoni di sintesi, dall'altro il perseguimento di un nuovo metodo compositivo. ora, la similitudine tra il collage dadaista e l'editing digitale balza subito agli occhi: in entrambi i casi si tratta di ritagliare, incollare, elaborare frammenti di materiale esistente e nonostante questo il risultato è un'opera originale, non è riciclaggio, è creazione di nuovi significati attraverso un procedimento di trasformazione radicale. l'interesse, quindi, sta nell'opera quanto nell'operazione: la distinzione è seria, soprattutto se si pensa che non è possibile, per esempio, apprezzare Schoenberg senza sapere che quello che a orecchio disinformato pare un insieme disorganizzato di note in realtà è contrappunto. a noi interessava l'operazione. abbiamo cercato il nostro centro, uno dei tanti, del suono; perchè, se il suono è una sfera, non sovrapporre più sfere una sull'altra, schiacciarle, deformarle per rimanere poi senza quasi accorgersene con un unico centro rilevante e palese. ecco quello è il nostro suono, ciò che è rimasto, o ciò che si è trasformato, o ancora ciò che ne è risultato. è così che abbiamo deciso di fare il salto, mettendo improvvisamente da parte la tastiera: non suonare neanche una nota, questa è stata la prima regola. riempire uno spazio temporale di trenta minuti è stata la seconda.

THE MATERIAL

IL MATERIALE

to choose the material to be used we have instinctively excluded concrete sounds and we have decided to entirely work with existing music. we have simply used the music we love and we listen to every day without many distinctions: pop, trip-hop, rock, indie, soundtrack, ethnic and contemporary music. the most stimulating aspect of our run, together with the composition, has been to extract our sound from this musical chaos, going up again to the sources of our musical experience.

nella scelta del materiale da utilizzare abbiamo istintivamente escluso i suoni concreti e abbiamo deciso di lavorare unicamente con musica d'altri. abbiamo semplicemente fatto ricorso alla musica che amiamo e ascoltiamo tutti i giorni, senza troppe distinzioni: pop, trip-hop, rock, indie, soundtrack, musica etnica e contemporanea. cercare di estrarre da questo caos musicale un nostro suono, risalendo alle sorgenti della nostra esperienza musicale è stato assieme alla composizione vera e propria l'aspetto più stimolante del nostro percorso.

     

TRACK N.1 FRAMMENTI/FRAGMENTS

TRACK N.2 FRAMMENTI/FRAGMENTS

TRACK N.3 FRAMMENTI/FRAGMENTS

.Dominic Harlain
.Vangelis
.Wu-Tang Clan
.Jocelin Pook
.Emiliana Torrini
.Portishead
.Radiohead
.Deftones
.Massive Attack

::piano
::atmo+voices
::drums
::violin
::voice+bass
::drums
::guitar
::drums
::bass

.Bjòrk
.Juliette Lewis & The Licks
.pinkie&S.A.D.E.
.canto tradizionale arabo
.Casino Royale
.Beth Gibbons
.Emiliana Torrini


::voice
::voice
::voice
::voice
::voice
::voice
::voice


.Vincent Gallo
.Nico
.Philip Glass
.Portishead
.Afterhours1
.Giardini di Mirò
.Daniel Johnston
.Bjòrk
.Dominic Harlain

::guitar
::voice
::chors
::drums
::guitar
::guitar
::voice
::voice
::piano

 

 

 

 

 

 

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duration: 10'.00"

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total duration: 30'.03"

 
:: this work has been conceived, composed, registered and mixed in Mestre and Venice in september 2005 by pinkie&S.A.D.E.
:: quest'opera è stata concepita, composta, registrata e mixata a Mestre e Venezia nel settembre 2005 da pinkie&S.A.D.E.

 

pinkie è Andrea Liuzza
S.A.D.E. è Marco Donnarumma
 
 
visit: www.pinkiesade.com