sulla mia scrivania c'è
un foglio piegato.
l'avevo appoggiato là sopra qualche mese fa.
e da allora mi accompagna durante il lavoro.
si tratta di una lettera mai spedita.
era destinata ad una persona a me non indifferente.
la lettera in sé: una semplice risposta ad una sua concisa e-mail
mandatami dopo l'ennesimo tafferuglio.
baruffa vecchia già di qualche settimana e voluta da futili motivazioni.
è incredibile come qualcuno a cui tieni possa non dico distruggerti,
ma lasciarti per lo meno disorientato, usando poche semplici frasi.
questo pensavo mentre scrivevo parole che non contavano nulla.
una lettera lunga quanto un foglio.
qualche frase qualche disegnino niente accuse solo constatazioni.
esposte con il tono incerto di chi si rivede per la prima volta dopo anni
e riesce a dire soltanto come stai? nascondendo malamente un sorriso nervoso.
all'inizio pensavo di risponderle direttamente con la posta elettronica.
un mezzo troppo freddo e inconsistente.
poi avevo valutato l'idea di scriverle a mano e mandare tutto via posta
ordinaria.
un gesto forse troppo prudente. come avessi relegato a qualcun'altro le
mie scelte.
alla fine avevo scritto un messaggio di posta elettronica senza inviarlo,
ma stampandolo con la ferma decisione di consegnarlo a mano.
affrontare sguardi, regalare, offrirsi all'umiliazione per non essere
soltanto un vigliacco.
avevo messo la stampa nel portafoglio ripiegata su se stessa più
volte, lasciando esposta la parte bianca.
l'avevo portata ovunque per qualche settimana.
senza mai consegnarla.
durante tutto quel periodo non c'era mai stata l'occasione giusta, e forse
nemmeno la volontà da parte mia.
stavo aspettando qualcos'altro.
nel frattempo usavo il biglietto per appuntarci sopra qualsiasi cosa.
indirizzi di posta elettronica e frasi raccolte in certe serate prima,
i codici di alcuni software ed altri appunti tecnici dopo. dopo che le
cose si chiarirono da sole.
nei gesti mai confessati c'è tutto il fascino delle cose senza
nome.
cose che cambiano il mondo nel buio, quando tutti dormono.
una lettera mai spedita di cui nessuno conosce l'esistenza né l'esatto
contenuto.
è quanto di più intimo possa esistere.
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