scansioni
è un lavoro aperto di fabio guin.
ricerca narrativa ed esplorazioni personali dei luoghi e delle
persone, nei giorni e negli oggetti, si fondono nelle sue parole
per trovare ad ogni angolo di quotidiana strada percorsa una
storia da raccontare..
non
ci sono molte parole da dire quando si parla di parole, pagine scritte
o scarabocchiate in fretta e poi lasciate dentro a un portafogli.
ma bisogna pur sempre ricordarsi delle frasi perse, delle domande
non chieste. quelle che vengono a galla quando meno te lo aspetti.solo
quando certe corde della memoria vengono pizzicate ...e il suono
risveglia molti sensi sopiti_.
,le
parole dormono con le voci, con il sole e con il silenzio.le parole
fanno l'amore con le cose-
e proprio di questo si tratta. ogni racconto che qui presentiamo
è accompagnato dalla scansione dei due emisferi dell'oggetto
che ha suscitato la storia.
non
troverete quindi parole venute da spazi rarefatti e colme di
licenza poetica. tutto viene da terra, l'asfalto secco e le
discariche, lo zerbino di una porta, il rullino che non abbiamo
messo nella camera fotografica. li troverete con la stessa patina
polverosa che appartiene alla loro miscoperta sul ciglio della
strada. il gusto saprà di cemento, plastica e metallo.
l'odore sarà di penetrante muffa, sangue, ruggine. alla
fine proprio fabio propose di scrivere con la polvere, il tempo
che si deposita sul pavimento... ma questa è un altra
storia_:
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